Vuoi sapere quale è stato uno dei più grandi errori della mia carriera universitaria?
Un passo falso che mi è costato 1 anno fuori corso: Rinviare alla fine tutti gli esami di Diritto.
Se, anche tu, ti trovi nella stessa situazione per i tuoi esami di Economia, per i motivi più svariati, ti suggerisco di continuare a leggere l’articolo per scoprire come ho fatto a rimediare ad una scelta sbagliata, presa proprio al primo anno di università.
La maggior parte degli studenti di Economia, come è successo anche a me, quando approcciano per la prima volta ad un esame di Diritto prendono subito la decisione di rimandarlo.
Questa decisione viene presa sulla base di molti fattori:
- Troppe pagine da studiare
- Poco tempo per prepararlo
- Il professore che promuove solo 10 studenti su 100
- il libro è incomprensibile e ci metti 3 mesi solo per capirlo.
Questo genera un meccanismo mentale automatico che ti porta a scappare, con la speranza di riuscire a preparare quei mattoni con più calma dopo, quando magari hai superato tutti gli altri esami.
Ed è proprio quello che è successo a me quando preparavo gli esami di economia.
Al primo anno di università dovevo sostenere Diritto Pubblico, al primo semestre, e Diritto Privato al secondo semestre.
Il primo blocco negli esami di Economia ce l’ho avuto proprio con Diritto Pubblico.
Dopo aver comprato il libro e essermi reso conto che dovevo studiare circa 700 pagine di quel minestrone di roba, oltre agli altri due esami di economia che dovevo preparare (Economia Aziendale e Matematica), ho deciso di rimettere nel mio armadio quel libro e lasciarlo a prendere polvere fino all’anno successivo.
Nella mia mente circolavano pensieri del tipo:

Simpatici studenti italiani
“No ma l’esame di diritto non lo posso superare se non ho studiato pure le virgole e, quindi, per farlo mi serve più tempo”
“Non posso permettermi di fare una figura di m…. davanti al professore. Se mi fa una domanda di cui non so la risposta, passerei per lo studente superficiale che si è presentato tanto per provare quell’esame.”
Come se non bastasse, ciò che davo per scontato era che, indipendentemente dal tempi che ci avrei messo per prepararlo, avrei comunque preso un voto basso. L’importante era passarlo.
Questo perché mi identificavo con tutti gli altri studenti che, se prendevano un 18 a diritto, si sentivano dei supereroi.
Ed è stato così anche per me quando, al secondo anno ho passato Diritto Pubblico con 19, dopo averci messo più di un anno per prepararlo, dato che non avevo il coraggio di affrontarlo.
Ma questo è stato un grande errore perché non solo questa decisione mi ha costretto a laurearmi fuori corso, ma vedevo anche alcune persone che, quei maledetti mattoni di diritto li superavano, e si trattava proprio di quelle persone che si sono laureate prima di me.
Tutte quelle persone che aveva fatto più esami di Economia di me!
E questo per me era inconcepibile perché non riuscivo a capire cosa avessero più di me.
È solo all’ultimo anno, quando ero sommerso dalle 1200 pagine di Diritto Privato, che mi sono accorto che il problema principale non era l’esame in sé, ma la mancanza di un metodo e di una strategia che mi permettesse di preparare e superare quell’esame in maniera proficua, senza sgobbare le giornate intere su quell’esame.
E’ grazie ad un Metodo che sono riuscito ad uscire dall’ottica del “topo di biblioteca” e sono entrato nell’ottica dello studente di successo che era capace di preparare tutti gli esami di economia, anche i più difficili, nella metà del tempo e superarli con grande successo.
Mi sono accorto, quindi, che la paura più grande non derivava dall’esame DI DIRTTO, ma dall’incapacità di non riuscire a superare quell’esame perché gli strumenti che avevo a disposizione erano sufficienti solo per superare, a stento, gli altri esami.
É per questo che, se volevo togliermi dalle scatole una volta per tutte questi esami di Diritto e laurearmi, dovevo trovare una soluzione per tutti i miei esami di Economia.
Dopo aver testato il NUOVO metodo all’esame di Diritto Tributario e essere riuscito a prepararlo in 10 giorni prendendo 26, con 1/4 degli sforzi che impiegavo per superare gli altri esami, allora ho capito che avevo trovato la via d’uscita.
Da quel momento in poi non c’è stato più esame di Diritto che temevo.
Magari è capitato anche a te di rimandare gli esami di Diritto nella convinzione che “potevi studiarlo meglio”, ma siamo sicuri che rimandare sia la strategia migliore?
Ti va di ragionare un po’ insieme su cosa sia meglio fare quando devi affrontare l’esame di Diritto e hai la tentazione di rimandarlo?
Partiamo dal presupposto che se ti presenti all’esame potrai trarne solo dei benefici:
✅Superarlo, magari con un voto discreto, quando ti aspettavi di non passarlo. Conosco persone che si sono presentati all’esame di Diritto Privato e Commerciale, studiando solo le cose più richieste, e hanno preso anche un voto medio-alto.
✅ Non passarlo, ma capire cosa hai sbagliato per non ricommettere quegli errori al prossimo appello.
Solo se ti trovi davanti al professore puoi capire cosa vuole sapere, che aria si respira, qual è il suo atteggiamento e a cosa devi prepararti per superare gli esami di Economia.
Queste sono tutte informazioni preziosissime se vuoi alzare la tua media, e per averle non ti basta andare ad assistere all’appello.
Devi andare a sederti là a farti esaminare.
Anche se non sai nulla.
✅ Se l’esame va male, puoi comunque restare a sentire l’esame delle altre persone e farti dire le domande che gli sono state fatte e capire che strategia adottare la prossima volta per prepararlo al meglio.
Una lezione che ho imparato lungo la mia carriera universitaria e che non potevo pretendere di ottenere risultati diversi se continuavo a preparare gli esami alla stessa maniera.
Cosa ottieni se continui a rimandare e a non avere mai il coraggio di andarti a sedere all’esame?
Gli studenti di Economia che rimandano gli esami di Diritto sono, purtroppo, vittime della vocina interna che gli dice:
“Se l’esame di Economia va male sei una fallito”
oppure
“Hai preso un voto basso? Tu vali quel voto”.
Questo porta molti studenti a dimenticarsi che, se l’esame va male, non succede nulla.
Ma se non ti presenti a quell’esame non è ancora peggio?
Hai buttato un sacco di tempo sui tuoi esami di economia, hai studiato pur sapendo che la materia era difficile e poi butti tutto nel cesso?
Il problema è che il sistema ci ha fatto sempre credere che fai una figura di merda se vieni bocciato.
Ma ti pare normale che uno sconosciuto qualsiasi può decidere quanto vali come persona?
Ti pare normale che un professore che ti dice: “Bravo lei ha imparato tutti gli articoli del libro a memoria (che dimenticherai domani)”, ha il potere di dirti che vali 30?
Oppure
“Mi dispiace, ma lei ha studiato in maniera superficiale, non è riuscita a fare sua la materia”
E grazie al c…. Ci danno da studiare un libro di 1200 pagine, di cui ce ne spiegano 1/3 a lezione, anche male a volte.
Inoltre ci costringono anche a frequentare vendendoci il fatto che i frequentanti avranno un occhio di riguardo all’esame. Questo perché lo sanno anche loro che sono noiosi a lezione.
Mi spieghi per quale motivo tu dovresti riuscire a fare tua una materia come Diritto Privato, studiando tutto il libro parola per parola?
Mi fanno ridere quelli che difendono l’università e trattano l’esame di Economia come un rito sacro a cui devono andare preparati al 100% altrimenti, mamma mia, si sporca la fedina penale.
Basta con questa farsa!
Il voto non rispecchia quanto tu vali!
Rispecchia come hai studiato.
Inoltre le persone pensano che se hai una media bassa sei stupido.
É come dire che se sei basso non puoi giocare a basket!
Non è più semplice pensare che nessuno ci ha mai insegnato un modo per studiare?
Si è vero, ci sono persone portate.
É vero anche che ci sono persone alte 2 metri, potenzialmente portate per giocare a basket, ma non batteranno mai un nanetto di 1 metro e 60 che ha imparato a giocare a basket da 10 anni.
É come se la persona alta due metri pretendesse di vincere la partita solo grazie alla sua altezza, quando invece il nanetto alto 1 metro e 60 è mille volte più veloce, sa tirare sia dalla media che dalla lunga distanza e, in più, riesce anche a schiacciare.
Non è solo con il talento che si vince una partita, ma con un metodo che ti permette di affrontare ogni esame di Diritto in maniera efficace, senza rimandarlo ogni volta.
Quindi, se vuoi fare come tutti gli studenti di Economia che rimandano continuamente gli esami di Diritto con la speranza di farli appena si sentiranno pronti, allora fai pure.